Vi ricordate quando la cosa peggiore mai successa in campo politico e umano era l’appellativo “culona inchiavabile” che B aveva dato a Fraü Merkel? Che bei momenti, quelli. Ricordate che brutto, bruttissimo sgarbo? Che mina per i rapporti politici europei, che affronto, che orrore. E ricordate quanto ne cagionammo insieme? Quant’era sornione, volgare, ridicolo, vecchio. Quanto maledicemmo l’uomo, il politico, il porco?
Ecco. Due giorni fa, dopo l’invito di Sua Maestosità Corrado Augias, suggerivo di riprendere i libri di storia in mano, e rivedere il clima di irredentismo che accompagnò il fascismo in Italia alla luce delle ultime gesta grilline (abbruciamento di libri dell’Amatissimo, istigazione alla violenza via facebook, grida liberatorie in Parlamento con sostantivi datati 1922). Oggi no. Oggi vi chiedo di fare mente locale. Oggi vi chiedo di rimettere in chiave di ricerca su google: “Berlusconi figure di merda donne altri paesi” “maschilismo Berlusconi” “volgarità Berlusconi”. Oggi vi chiedo, e parlo soprattutto a voi, amici #M5S, di andare a ripescare qualcheduno di quegli articoli rabbiosi contro la mancanza di tatto del vostro primo odiatissimo nemico: il nano malefico.
Non era forse quello il peggio? Non era il punto più basso dell’umanità? Non vi faceva vergognare di essere italiani, uomini? Non abbiamo forse organizzato manifestazioni e senonoraquandi perché eravamo esausti, e lo eravate anche voi, di quello scempio? Di quell’immagine della donna che ne usciva?
Bene, quello che state facendo voi, quello è il peggio. Il peggio è che state portando una come me a pensare e dire una cosa del genere.
Quello che accade in questi giorni sta riscrivendo la nostra storia. Sta riscrivendo i nostri costumi (sentite il tono, la gravità? Spero di si, vi parlo da scemi perché avete dimostrato ampiamente di essere scemi). Quello che accade sta portando in classifica il rape joke come battutona divertentissima. E ne sta sminuendo incontrovertibilmente la gravità. Sta facendo del lontano ricordo del machismo mussoliniano un dolce momento, bello e altissimo, del rapporto uomo-donna.
Inneggiare allo stupro, scrivere di voler stuprare una donna, scherzare sullo stupro e parlarne come fosse un complimento alla bellezza, darsi le pacche sulle spalle freudiane tra maschietti con malcelati, intimi e solidali “vabbè, dai, so’ ragazzi, scherzavano“, chiocciolarsi come ebeti, evocare in sogno (porcatroia, ancora non ci posso credere) stupri e fellatio a ministre. Questo è il peggio, più in fondo di così non si può andare. Ve lo dico.
Il peggio è il ritorno ad un linguaggio soft porno anni Ottanta che passa come normale. Il peggio è la leggerezza. Il peggio è che ad ogni accusa rispondiate “maestra, ma è stata prima lei”. Il peggio è la stretta di mano ai pirla.
Il peggio adesso siete voi.