Ieri sera sono andata al cinema e ho visto il nuovo film di Paolo Virzì.
Non mi è sembrata una commedia amara all’italiana, non mi è sembrato un thriller, mi è sembrata un’altra cosa. E mi è piaciuto. Non piaciuto così, piaciuto che sono uscita saltellando e facendo le scale a due a due col sorriso sulle labbra. Piaciuto così.
Cose sparse:
Dove c’è una miliardaria sgangherata (per me) c’è casa.
Dove una insormontabile e sproporzionatamente voluttuosa Valeria Bruni Tedeschi dice: “Oggi ho una giornata complicatissima” e poi gira a vuoto con l’autista per San Babila indecisa fra manicure e mobili “appena arrivati dall’India” nel negozio della sua amica miliardaria come lei, lì, ci sono anch’io.
Dove stanno le pashmine multicolor di quel gigantissimo Fabrizio “Maroni” Bentivoglio, sto io. Che no, non rappresenta la Brianza tutta, non è il borghese piccolo piccolo de ‘na volta, non è un parvenu (ma quanto vi danno per scriverlo negli articoli, ditemelo). È un pirla.
Dove sta nudo Gifuni sto (nuda) anch’io.
Dove vedo tizio che seduto ad un Consiglio di Amministrazione gli parte il “Va pensiero” come suoneria del cellulare, lì ci sono, mi vedete?
Dove una strepitosa Bruni Tedeschi aka Miliardaria Sgangherata che da ggiovane era attrice e adesso rileva un teatro coi miliardi del marito e quando deve fare il nome di una compagnia sperimentale dice “La Raffaella Sanzio“, lì, non mi crederete, ma ci sono già stata io.
Dove ad un certo punto qualcuno dice:
“Sì, però, abbiate pazienza, ancora Pirandello?”
“Il loro Amleto è del 1992”
“Cosa apprezzo io? Niente. Il teatro è morto.”
“La gente la sera è stanca. Non vuole le cose che non si capisce e che fanno venire il mal di testa.”
io ci sono, ci sarò, e mi mobiliterò affinché ci siate anche voi.
Dove uno se ne esce e chiede che nella stagione teatrale vi figuri il coro padano validissimo, ci sono già stata e non mi interessa più, grazie (ma mi fa ancora molto ridere).
Dove in casa di tizio (Lo Cascio) ex teatrante ci sono le locandine del Wozzeck e del Living Theatre che lui ci ha fatto il laboratorio da ragazzo, bè, quella è la mia stanza e non ci venite.
Dove Bruni Tedeschi Miliardaria Sgangherata dice: “Lei mi sta parlando di un’altra vita, io non sono nemmeno sicura di averla vissuta“, lì, sempre io, guardatemi, mi si vede benissimo.
Dove c’è una scena di sesso e sul megaschermo viene proiettato Nostra Signora dei turchi di Carmelo Bene, non so, se non lì, dove pensate che io sia.
Dove c’è un giovane artista fumettaro, pasticcino, un po’ dissociato, che mi ricorda tanto tanto Il Matto de La Strada di Fellini, eccomi. Poso il fazzoletto perchè ho pianto. Sì. Sono proprio io.